BATTESIMI IN ARTICULO MORTIS

In passato capitava frequentemente che all'atto della nascita, qualora il bambino apparisse in pericolo di morte imminente, la levatrice procedesse al battesimo, per poi recarsi in parrocchia per eseguire la regolare registrazione.

Il sacerdote che l'eseguiva, nel caso avesse dubbi sulla validità del battesimo e se il battezzato nel frattempo non era morto, poteva rieseguire il sacramento del battesimo in una forma speciale definita "sotto condizione".

Anche negli atti relativi alla nostra famiglia, soprattutto in quelli più antichi, il fenomeno si presenta frequentemente. Ne riportiamo qui tre esemplificativi e significativi.

Adi 8 febbraio 1625

“Camilla fig[li]a di Batt[ist]a di Giulio Porchet[taro] e di D. franc[esc]a sua leg[itti]ma Consorte, essendo nata in euidente periculo della Vita fu battezzata in casa da D[onna] Lucretia sua Aua, hauendo ottenuto quanto comanda S[an]ta Chiesa sì per la Materia e forma come Intentione, et da me Michele Politij Piev[an]o gli sono state administrate l'altre cerim[oni]e di S. Chiesa, havendola tenuta Pietro di franc[esc]o da Monte Sicuro, et D[onna] Diana di Bastiano Buontempo. Venerdì et adi d[etto] nacque.”

In questo caso il battesimo venne ripetuto.

Nel caso del parto plurigemellare che segue, invece si distingue fra i due bambini, morti subito dopo la nascita, dalla sorella nata morta.

Nell'ultima registrazione infine il sacerdote, che dubita dell'effettivo valore del sacramento somministrato, non riporta il nome del bambino.

Tutti e due gli atti sono comunque registrati non nel libro dei battesimi ma in quello dei morti.

Adi 29 ottobre 1620

“Andrea et Franc[esc]o gemelli ed un'altra sorella nata morta, figli di Batt[ist]a di Giulio qd Andrea d[et]to Porchetaro e di D[onna] Franc[esc]a sua leg[itti]ma consorte, essendo stati battezzati in Casa da D[onna] Catta[rina] racoglitrice moglie di m. Gio[vanni] muratore, havendo ottenuto la materia e forma del S[an]to Battesimo, se ne volarono al cielo, e l'istesso giorno furono sepelliti nella n[ostr]a Pieve.”

 

Adi 7 mag[gio] 1707

“fu battezzato in casa da Maria moglie di Dom[enic]o Ricciotti un figlio di Mattiuccio del q[uondam] Dom[enic]o e poi morì”.